martedì 5 agosto 2014



Vorrei cominciare con una grande premessa: io adoro le feste a tema!
Sono una di quelle persone esaltate che cominciano a cercare dettagli inerenti appena ricevono l’invito, praticamente una specie di invasata. Sarà che nel mio mondo di persona normale fanno tanto vip, sarà che semplicemente amo l’idea di diventare per una sera un personaggio, sta di fatto che quando leggo di party anni ‘chissàquali, mi si sciolgono le giunture.
E l'altra sera ho partecipato ad una festa anni ’50! Immaginatemi con gli occhioni a forma di cuore mentre chiamo i miei amici e le mie amiche e annuncio la lieta novella. Fortunatamente sono circondata da persone che non si fanno problemi a raggiungere il mio stesso livello di esaltazione! Lo step numero due è stata la ricerca dell’abbigliamento. Ho cominciato a scavare negli armadi di mamma e nonna, che a casa mia sono una fonte inesauribile di sorprese, e ho trovato la mise perfetta. Ok, forse non sono la gemella segreta di Carla Gozzi, però modestamente ho fatto un ottimo lavoro: gonna a pois a vita alta, camicia bianca senza maniche, borsetta di cuoio piccolina a tracolla. Veniamo ora alle note dolenti: le scarpe. E vi assicuro che per “dolenti” intendo in senso letterale. Dovevo farla una cavolata, no? Gli anni ’50, famosi per le ballerine e le scarpe di tela sotto la gonna, e cosa vado a pensare? Ma mettiamocelo un po’ di tacco (a tema, s’intende). Questo è andarsele a cercare! I postumi li vedo ‘sta mattina. Non sono abituata a queste cose, ci sono persone che possono osare e altre che si accontentano della loro altezza, no? Prima o poi lo imparerò!
Step numero tre: finalmente arrivo in questo locale, che già di base è stupendo, mi metto in fila con il mio boy mentre aspettiamo la mia amica che è andata a cercare parcheggio e mi trovo circondata da persone con il mio stesso livello di esaltazione e uno stile impeccabile (e le ballerine ai piedi, accidenti!!) è fatta! Cominciamo alla grande!
Quando ho varcato la soglia del locale ho avuto l’irrefrenabile desiderio di fare un saltino oltre la porta e uno indietro e dire “anni ’50, 2014, anni ’50, 2014”. Non l’ho fatto. Non per pudore, è che dietro stavano cominciando a spingere per entrare. Anche perché fino all’una c’è stata la musica dal vivo e la parrucchiera che faceva acconciature vintage aggratis, una meraviglia! Il mio boy avrà un monumento alla pazienza per non avermi mandata a quel paese mentre ero in coda per farmi fare il ciuffo alla Elvis con i fiorellini tra i capelli. Seriamente però, non potevo non farlo! E poi tutti a ballare!
Vorrei aprire una parentesi baccaglio vintage. Ad un certo punto della serata siamo usciti per prendere una boccata d’aria, ché non è che l’effetto stalla risparmi gli anni che furono, e ci siamo trovati su una balconata più passionale di quella dei Capuleti. Ora, non che io sia una che spia le coppiette, però ci sono state scene davvero tragicomiche, approcci vintage che nemmeno il miglior regista avrebbe saputo dirigere, e in tutto questo gente in giacca di pelle che fumava sola soletta e tre tipi (la mia amica, il mio boy e io) che commentavano i timidi approcci altrui con la stessa delicatezza di tre speaker ad un incontro di boxe. Che adorabili creature!
Comunque gli anni ’50 erano un tema che mi mancava, e mi è piaciuto da morire. Alla faccia di tutta quella gente ormai di una certa età che vuole farci la morale dicendo che siamo degli sciamannati! Si divertivano anche loro, poche storie!!
Abbiamo anche beccato quelli che il twist e il rock ‘n roll lo sanno ballare davvero: sono bravissimi. Ci ho provato per 3 secondi a ballare come loro col mio boy, al terzo passo ho perforato il piede di un tipo vicino a me e ho deciso di smettere. Sapete come andrà a finire? Nei prossimi giorni, ancora presa dalla felicità, farò una compilation vintage e nel segreto della mia cameretta mi scatenerò come John Travolta.
Con le scarpette di tela.
In tutta sincerità, le sto già ascoltando quelle canzoni. Youtube mi ha provvidenzialmente suggerito una compilation di un’ora di rock ‘n roll. E sto ballando sulla sedia!
                                 
                                                                                                       Mary

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