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venerdì 26 febbraio 2016

50 sfumature di giallo

Stiamo preparando la prossima cena con delitto, “Sotto il vestito… guai”, il 12 marzo all’Hotel Hasta di Asti. È un hotel che ha ospitato spesso le nostre cene con delitto e il pubblico ha sempre mostrato entusiasmo per le indagini strampalate e le storie incredibili. Il parco che lo circonda poi, è perfetto per allestire scene del crimine con i suoi spazi ampi e i suoi piccoli angoli nascosti, in cui abbiamo già lasciato molti indizi e segreti.
L’Hotel Hasta sta alle nostre cene con delitto come Cabot Cove sta a Jessica Fletcher: ogni tanto ci scappa il morto! La differenza è che ad indagare non c’è la signora in giallo ma una serie di strampalati personaggi pronti a divertire, confondere e a volte aiutare il pubblico nelle indagini.
Abbiamo portato alle nostre indagini Agatha Christie in persona, insieme a Poirot e Miss Marple; Violetta, detective privata un po’ impacciata e dai gusti “vintage”; Melchiorre, sconclusionato e un po’ pallido, una specie di Barnabas Collins (il vampiro protagonista di Dark Shadows) in versione umana. Loro però rappresentano solo una piccola parte delle nostre serate, i personaggi più interessanti sono… il pubblico. È una nostra caratteristica di cui andiamo molto fieri: le nostre cene sono sempre accompagnate dai personaggi interpretati dal pubblico. Sono loro la nostra forza, la ciliegina sulla torta delle nostre storie. Perché ogni interprete, ignaro delle dinamiche della storia, dà la sua versione, mette il suo carattere e la sua simpatia, ci fa improvvisare gag diverse ogni volta e tira fuori lati imprevisti della storia. Per questo ogni cena con delitto è diversa e merita di essere vista e partecipata con il giusto spirito di partecipazione.
Questa volta si tratterà di un crimine informatico… ma non vi possiamo svelare nulla! Vi aspettiamo invece con bloc notes e lente di ingrandimento all’Hotel Hasta, per svelare con noi un altro segreto!

 
Miss Marple, Poirot e le due cameriere matte.

giovedì 17 settembre 2015

Di scenografie e di come trasformarsi in Giovanni Muciacia con carta di giornale e colla vinilica

Sta per iniziare un fine settimana di fuoco, venerdì sera all’hotel Hasta cena con delitto dedicata ai 125 anni dalla nascita di Agatha Christie, la regina del giallo; domenica al Castello e Parco Naturale la Mandria, Cappuccetto Rosso per grandi e bambini.
Ma cosa succede poco prima di tutto questo?
In questo momento sto preparando un telefono anni ’20 con cartoncino, carta di giornale e colla vinilica. Non voglio svelarvi nulla sul suo utilizzo ma vi posso dire che quello che nelle mani di Giovanni Muciaccia sembra un gioco da ragazzi, per me diventa una delle dodici fatiche di Ercole.
Programma tv – prendete una scatola di cartone robusto, come quello delle confezioni di detersivi per lavastoviglie
Realtà – mammaaaa! Hai buttato via la scatola grande del tonno? E quella del sapone? Posso andare a prendere del detersivo per la lavastoviglie? Lo so che non abbiamo la lavastoviglie, ma Giò Muciacia dice che mi serve la scatola…
Programma tv – ora prendete il cartoncino di un rotolo di carta igienica
Realtà – [Marina srotola la carta igienica in bagno]
Programma tv – recuperate della carta da un vecchio giornale e della colla vinilica
Realtà [Marina sta ancora srotolando carta igienica]
Non proseguirò oltre per non perdere troppa dignità, ma sappiate che nonostante tutto sto ottenendo un discreto risultato, con la speranza che:
la colla vinilica faccia il suo dovere e tenga almeno fino a venerdì sera inoltrato
la suddetta colla vinilica non faccia troppo il suo dovere e non formi un unico agglomerato di carta e vernice
la vernice sia carina e resti lucida
il telefono somigli davvero ad un telefono, e non solo per orgoglio della sua creatrice, ma anche agli occhi di tutto il pubblico!
E non si disfi durante la chiamata,
e non perda colore in giro…
chiedo troppo? Forse sì, ma tra poco è ora di provare la mia parte e di lasciare il telefono alla sua lenta e proficua asciugatura. E di lasciare voi alla lettura delle avventure scenografiche targate Bieffepi.
Incrociate le dita!
E se volete scoprire se il telefono finto è stato un successo, venite a trovarci all’hotel Hasta!

quello che avrei voluto fare...

martedì 28 luglio 2015

Il vino fa buon sangue

Le cene con delitto sono sempre un’esperienza divertente, quelle che scrive Chiara Mensi per noi della Bieffepi sono però una vera chicca! Sabato sera all’Angelo del Convento di Loranzè abbiamo messo in scena “Il vino fa buon sangue” una storia a tratti delirante con protagonisti strampalati che si susseguono e si intervallano ad un ritmo velocissimo di colpi di scena e battute insolite. 
Il posto che ci ha ospitati è un ristorante e bed&breakfast sulla collina, la cena è stata servita all’aperto, su una terrazza con una vista spettacolare sul canavese e incredibilmente il caldo e le zanzare ci hanno dato una tregua. Ma a parte le condizioni atmosferiche, e il pubblico che si è lasciato coinvolgere e ha seguito con entusiasmo fino all’ultima battuta, il segreto che vi vogliamo raccontare oggi riguarda il backstage! 
Ci sono sempre dei piccoli segreti, dei momenti spassosissimi che nessuno sa perché nascosti nel segreto delle stanze in cui proviamo. Le cene con delitto sono fatte di improvvisazione perché il pubblico, il locale, gli attori e le serate sono sempre diversi; e l’improvvisare degli attori non si ferma alla scena ma prosegue per tutta la serata fino al rientro a casa. Più i personaggi sono particolari, strampalati, divertenti, più ce li trasciniamo addosso come se fossero i nostri alter ego, esattamente come è successo sabato sera. 
La shampista finta investigatrice è rimasta tale dalle 6 del pomeriggio (la cena è stata servita alle 21.00) alle 3 del mattino successivo con brevi sprazzi di lucidità nel mezzo. Brevissimi. E anche l’amica, tale personaggio avvezzo a sbagliare i termini all’interno del discorso, ha preso possesso del corpo dell’attrice che lo interpretava anche dopo l’uscita di scena, per preparare le battute e cantare canzoni strampalate in un inglese molto creativo. Come non citare infine il toy boy italo americano con un nome che è tutto un programma. Solo il figlio dell’avvocato si salvava, fortunatamente un barlume di razionalità in questo mare di nonsense!
Se vi chiedete come sia andata la storia, se avreste risolto il mistero, come sono i personaggi che popolano le storie di Chiara, beh vi consigliamo di partecipare alla prossima cena con delitto. E se vi state chiedendo come partecipare, tutte le info le trovate su www.bieffepi.com
Marcello, Marina, Martina, Giuseppe; protagonisti di "il vino fa buon sangue"


giovedì 3 febbraio 2011

Weekend con delitto a Villa Pomela

Riprendono gli appuntamenti e le investigazioni sui misteriosi delitti di Villa Pomela: sabato 26 e domenica 27 febbraio 2011 a Novi Ligure (AL).
Per maggiori dettagli puoi visitare la pagina dedicata all'evento.

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Per chi si fosse perso qualche cosa, ecco qualche immagine dell'evento.....
O meglio delle conclusioni.