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giovedì 10 settembre 2015

Mille e una soluzioni

Raccontare le nostre impressioni dopo una cena con delitto è sempre difficile, si mescolano tante emozioni e tante considerazioni che è difficile spiegare. Ma di solito una sola è la nostra vera fissazione: la soluzione del caso!
Mettere in scena un giallo è ogni volta una sfida: bisogna calibrare bene gli indizi, che siano nascosti ma non troppo, che siano dati soprattutto al momento giusto, perché l’attenzione deve essere ben focalizzata sulla storia ma non tanto da essere palese l’imbeccata.
La nostra scrittrice, Chiara Mensi, ha fatto di questa stupenda arte il suo lavoro, oltre a pubblicare un libro (La casa amaranto, edito da Nerocromo) le sue cene sono diventate ormai famose tra chi frequenta i nostri eventi, e non solo.
Sabato scorso ci siamo messi alla prova con la cena medievale con delitto, in un’ambientazione davvero da favola! La foresteria del castello di Camino si è trasformata per una sera in una locanda medievale, con stoviglie di coccio e pietanze tratte da ricettari medievali, e anche noi ci siamo trasformati.
La vera sorpresa, come vi ho anticipato, è stata la soluzione del caso. Spesso accade che una sola squadra di partecipanti arrivi a capire come sono andati veramente i fatti, e altrettanto spesso capita che all’interno delle squadre che hanno dato altre soluzioni ci siano un paio di persone che avevano intuito tutto ma non sono state ascoltate. Sabato scorso è successa invece una cosa molto strana: in ogni squadra è stato trovato uno degli elementi che avrebbero portato alla soluzione del caso. Se avessero unito tutti le forze in un’unica squadra sarebbe stata la soluzione perfetta, ma… Ma nessuna squadra ha trovato l’assassino, e come sempre accade, solo due giovani partecipanti avevano capito tutto… la loro soluzione però non ha convinto gli altri componenti della tavolata, che si sono invece concentrati su altro!
È stato difficile dare la soluzione del caso restando nei personaggi, perché le reazioni del pubblico sono state davvero incredibili! Lo stupore prima di tutto, poi le occhiate tra i commensali, che volevano dire “vedi che c’eravamo quasi?!” Ci siamo davvero entusiasmati.

Ora stiamo preparando il prossimo appuntamento in giallo, dedicato ai 125 anni dalla nascita di Agatha Christie… forse saremo più buoni… ma vi consigliamo ugualmente di scaldare le meningi!
Foto di Maria Giuseppina Tantillo

giovedì 3 settembre 2015

10 Piccole anticipazioni che non vi rovineranno la sorpresa

Ormai Medievalia è alle porte, sabato si avvicina e tutto qui è in fermento per il fine settimana che ci aspetta.
Siamo tutti presi dai preparativi, tra elenchi, telefonate e bauli che si riempiono, anche la mia mente sembra un elenco della spesa. Ecco spiegato il perché di questo post!

10 Piccole anticipazioni che non vi rovineranno la sorpresa:
  1. Stiamo per trasportare 20 vasetti di vetro che non verranno usati per marmellatine o omogeneizzati.
  2. Abbiamo anche numerosi stracci e cenci colorati.
  3. Nonché quasi venti metri di stoffe.
  4.  La cena sarà composta da 5 portate una più buona dell’altra.
  5. Domenica scoprirete che i giochi che facevano i bambini nel medioevo erano veramente divertenti.
  6. Abbiamo più outfit di una sfilata di moda.
  7.   Nel medioevo i delitti non erano più facili da risolvere, quindi non sperate di cavarvela facilmente!
  8. Se pensate che il medioevo sia noioso, non avete mai sentito parlare l’armigero.
  9. Le previsioni meteo ci assicurano che domenica sarà una splendida giornata di sole.
  10. Io, personalmente, posso assicurarvi che sabato e domenica saranno due splendide giornate, non solo per il sole.
Non abbiamo svelato segreti, come promesso, ma speriamo che questo breve (e a tratti delirante) decalogo vi abbia incuriosito e appassionato. Se così fosse, ci vediamo nel fine settimana per confermare e superare le vostre aspettative. In caso contrario, vi aspettiamo nel fine settimana per dimostrare che sappiamo fare molto meglio di un semplice decalogo!



giovedì 27 agosto 2015

Cose da acquolina in bocca

Venerdì scorso abbiamo provato un nuovo format di cena alla Tenuta Marchesi Scarampi, un esperimento a nostro parere ben riuscito e una promozione che porteremo avanti fino a fine settembre.
Funziona così: un buffet di antipasti e un primo a scelta (o un assaggio di primi) e un tris di dolci. Il tutto accompagnato da un calice di vino della nostra cantina a scelta tra grignolino, Monferrato rosso o barbera barricato.
La parte più divertente è sempre vedere cosa riesce ad inventarsi la nostra Sara, in cucina. È capace di tirare fuori ricette originali e buonissime da qualsiasi materia prima. E infatti anche questa volta è successo così: tra gli antipasti c’erano, oltre all’immancabile insalata russa che ha sempre tanto successo, delle ottime frittatine, la focaccia appena sfornata, i salumi tipici del territorio, i gateau ai funghi e tanti altri piatti sfiziosi che riempivano il nostro buffet!
Ma la vera chicca è arrivata con i primi (e lo dico per esperienza personale, credetemi!)
I nostri ospiti hanno scelto tra risotto ai fichi e speck e ravioli di bietole rosse al burro e aromi. È un peccato che non possiate vedere la mia faccia mentre scrivo, ma vi assicuro che mi è già tornato l’appetito… e sono solo le 9.46!
Tra i dolci, che ho contribuito a preparare, un tortino con granelli di cioccolato bianco al limone, una pralina di banana al cioccolato fondente e pescocche saltate con panna aromatizzata.
Non vi dirò altro perché finisce che prima dell’una azzanno il quaderno. I nostri ospiti comunque ci hanno lasciato dei pareri positivi, e questa è la cosa più importante! E soprattutto, ci siamo divertiti a sperimentare nuove proposte e nuovi piatti!


martedì 28 luglio 2015

Il vino fa buon sangue

Le cene con delitto sono sempre un’esperienza divertente, quelle che scrive Chiara Mensi per noi della Bieffepi sono però una vera chicca! Sabato sera all’Angelo del Convento di Loranzè abbiamo messo in scena “Il vino fa buon sangue” una storia a tratti delirante con protagonisti strampalati che si susseguono e si intervallano ad un ritmo velocissimo di colpi di scena e battute insolite. 
Il posto che ci ha ospitati è un ristorante e bed&breakfast sulla collina, la cena è stata servita all’aperto, su una terrazza con una vista spettacolare sul canavese e incredibilmente il caldo e le zanzare ci hanno dato una tregua. Ma a parte le condizioni atmosferiche, e il pubblico che si è lasciato coinvolgere e ha seguito con entusiasmo fino all’ultima battuta, il segreto che vi vogliamo raccontare oggi riguarda il backstage! 
Ci sono sempre dei piccoli segreti, dei momenti spassosissimi che nessuno sa perché nascosti nel segreto delle stanze in cui proviamo. Le cene con delitto sono fatte di improvvisazione perché il pubblico, il locale, gli attori e le serate sono sempre diversi; e l’improvvisare degli attori non si ferma alla scena ma prosegue per tutta la serata fino al rientro a casa. Più i personaggi sono particolari, strampalati, divertenti, più ce li trasciniamo addosso come se fossero i nostri alter ego, esattamente come è successo sabato sera. 
La shampista finta investigatrice è rimasta tale dalle 6 del pomeriggio (la cena è stata servita alle 21.00) alle 3 del mattino successivo con brevi sprazzi di lucidità nel mezzo. Brevissimi. E anche l’amica, tale personaggio avvezzo a sbagliare i termini all’interno del discorso, ha preso possesso del corpo dell’attrice che lo interpretava anche dopo l’uscita di scena, per preparare le battute e cantare canzoni strampalate in un inglese molto creativo. Come non citare infine il toy boy italo americano con un nome che è tutto un programma. Solo il figlio dell’avvocato si salvava, fortunatamente un barlume di razionalità in questo mare di nonsense!
Se vi chiedete come sia andata la storia, se avreste risolto il mistero, come sono i personaggi che popolano le storie di Chiara, beh vi consigliamo di partecipare alla prossima cena con delitto. E se vi state chiedendo come partecipare, tutte le info le trovate su www.bieffepi.com
Marcello, Marina, Martina, Giuseppe; protagonisti di "il vino fa buon sangue"


martedì 21 luglio 2015

Storie dalla Foresteria

È stato un fine settimana ricco di storie quello appena trascorso alla Tenuta Marchesi Scarampi.
Abbiamo avuto il piacere di ospitare una coppia di simpaticissimi signori svedesi di ritorno dalle Cinque Terre tra sabato pomeriggio a lunedì mattina. Ascoltare i racconti delle persone che soggiornano da noi è sempre interessante, cerchiamo di creare subito un’atmosfera familiare e le persone che arrivano qui spesso lo sentono. Ma quando si tratta di turisti stranieri l’atmosfera si colora ancora di più.
Hanno assaggiato il nostro barbera barricato e durante la degustazione ci hanno raccontato un po’ della loro storia: il loro viaggio partito da Venezia, il loro amore per gli angolini nascosti dell’Italia del nord nato durante i viaggi di lavoro tra Milano e Bologna... Abbiamo scoperto, ad esempio, che in Svezia ci sono tantissimi ristoranti italiani, ma nessuno fa un tiramisù come quello che hanno assaggiato qui a Camino, al ristorante Billy Bau. E poi ci hanno dato tanti spunti, tante idee…
Chi arriva in Monferrato però non apprezza solo l’ottima cucina e il pregiato vino, anche i castelli, le colline i paesi con i loro spazi così accoglienti e ospitali. Di ritorno da Casale Monferrato hanno elogiato il gelato italiano (come dar loro torto!) ma anche il centro della città, le sue stradine, i portici e i negozietti. Nonostante la stanchezza del viaggio non hanno rinunciato ad una visita al centro storico del capoluogo del basso Monferrato.
Chi viaggia vive due volte, e noi, nella foresteria del castello di Camino, ogni volta ci meravigliamo a scoprire le storie dei nostri ospiti viaggiatori.