Raccontare le nostre impressioni
dopo una cena con delitto è sempre difficile, si mescolano tante emozioni e
tante considerazioni che è difficile spiegare. Ma di solito una sola è la
nostra vera fissazione: la soluzione del caso!
Mettere in scena un giallo è ogni
volta una sfida: bisogna calibrare bene gli indizi, che siano nascosti ma non
troppo, che siano dati soprattutto al momento giusto, perché l’attenzione deve
essere ben focalizzata sulla storia ma non tanto da essere palese l’imbeccata.
La nostra scrittrice, Chiara
Mensi, ha fatto di questa stupenda arte il suo lavoro, oltre a pubblicare un
libro (La casa amaranto, edito da Nerocromo) le sue cene sono diventate ormai
famose tra chi frequenta i nostri eventi, e non solo.
Sabato scorso ci siamo messi alla
prova con la cena medievale con delitto, in un’ambientazione davvero da favola!
La foresteria del castello di Camino si è trasformata per una sera in una
locanda medievale, con stoviglie di coccio e pietanze tratte da ricettari
medievali, e anche noi ci siamo trasformati.
La vera sorpresa, come vi ho
anticipato, è stata la soluzione del caso. Spesso accade che una sola squadra
di partecipanti arrivi a capire come sono andati veramente i fatti, e
altrettanto spesso capita che all’interno delle squadre che hanno dato altre
soluzioni ci siano un paio di persone che avevano intuito tutto ma non sono
state ascoltate. Sabato scorso è successa invece una cosa molto strana: in ogni
squadra è stato trovato uno degli elementi che avrebbero portato alla soluzione
del caso. Se avessero unito tutti le forze in un’unica squadra sarebbe stata la
soluzione perfetta, ma… Ma nessuna squadra ha trovato l’assassino, e come
sempre accade, solo due giovani partecipanti avevano capito tutto… la loro
soluzione però non ha convinto gli altri componenti della tavolata, che si sono
invece concentrati su altro!
È stato difficile dare la
soluzione del caso restando nei personaggi, perché le reazioni del pubblico
sono state davvero incredibili! Lo stupore prima di tutto, poi le occhiate tra i
commensali, che volevano dire “vedi che c’eravamo quasi?!” Ci siamo davvero
entusiasmati.
Ora stiamo preparando il prossimo
appuntamento in giallo, dedicato ai 125 anni dalla nascita di Agatha Christie…
forse saremo più buoni… ma vi consigliamo ugualmente di scaldare le meningi!
Foto di Maria Giuseppina Tantillo |